La Leucomalacia periventricolare è un tipo di danno cerebrale che coinvolge la sostanza bianca del cervello situata a livello periventricolare. I ventricoli sono le cavità fisiologiche del cervello dove scorre il liquido cefalorachidiano, sono strutture importanti che assicurano il corretto funzionamento dell’intero sistema.
Quando avviene un danno a livello della sostanza bianca periventricolare, le cellule muoiono e le aree infuartate, vengono occupate dal liquido cefalorachidiano, tale condizione è chiamata leucomalacia.
Il cervello è diviso in sostanza grigia e sostanza bianca. La prima è quella in cui si genera l’impulso nervoso che contiene i corpi delle cellule nervose, mentre la bianca contiene gli assoni, le strutture deputate alla trasmissione dell’impulso.
La sostanza bianca periventricolare è quella deputata alla trasmissione dell’impulso motorio, ne consegue che un danno di tale struttura determina una spasticità motoria ma anche problemi di tipo cognitivo.
Circa il 60-100% dei neonati con leucomalacia periventricolare presenta una paralisi cerebrale.
Fattori di rischio
- infezioni intrauterine ed in travaglio di parto, soprattutto nei parti pretermine
- prematurità: non esiste ancora un accordo unitario, ma sembra che i feti siano più vulnerabili alla leucomalacia periventricolare tra 26 e 34 settimane di gestazione, per cui un neonato prematuro ha un rischio maggiore di sviluppare tale condizione
- basso peso alla nascita: un peso inferiore ad 1,5 kg è maggiormente legato all’insorgenza di leucomalacia periventricolare
- ipossia neonatale
- ipotensione
- acidosi
- gravidanza gemellare
Segni e sintomi
Un neonato affetto da leucomalacia periventricolare alla nascita può non mostrare sintomi o avere una sintomatologia non tipica, confondibile con quella della paralisi cerebrale e dell’encefalopatia ipossico-ischemica.
I segni di questa condizione si manifestano durante lo sviluppo, poiché il bambino potrà presentare:
- ritardo mentale
- ritardo nello sviluppo psicomotorio
- difficoltà visive
- difficoltà uditive
- diplegia spastica: la forma più comune in un bambino affetto da leucomalacia periventricolare, incapacità di articolare gli arti superiori ed inferiori
- quadriplegia: forma più severa della diplegia
Prevenzione, diagnosi e terapia
La prevenzione di questa condizione si basa sul controllo e il trattamento dell’infezione, unica causa realmente trattabile.
La diagnosi è aiutata dall’ecografia, la risonanza magnetica e la TC. Poiché l’ecografia alla nascita può non essere diagnostica, possono essere necessarie da 4 a 8 settimane per porre diagnosi di leucomalacia periventricolare nei neonati che presentano fattori di rischio per tale condizione.
Non esiste terapia allo stato attuale, poiché le cellule cerebrali non si rigenerano. Importante è sicuramente il sostegno psicomotorio di supporto ai bambini a cui viene diagnosticata questa grave condizione.
Ritieni di essere vittima di errore medico in un caso di leucomalacia periventricolare o altro danno cerebrale del neonato? Contatta lo Studio legale Sgromo. I nostri avvocati specializzati in malasanità ti offriranno una consulenza finalizzata all’ottenimento di un equo risarcimento danni.
0 commenti